venerdì 23 dicembre 2011

I 10 video più visti su youtube, nel 2011!


Nel 2011 YouTube ha accolto 3 Triliardi (che per dirlo in modo capibile sono 3000 miliardi) di visite. E’ stato sfondato il mostruoso numero di 3 miliardi di visitatori al giorno, una cifra impressionante. In questo marasma di link, click, “like” e “dislike”, Google (vale la pena ricordare che YouTube è stata acquisita da Google nel 2006) ha stilato la classifica dei 10 video più visti del 2011.
Numero 10 di questa classifica, c’è la gatta che abbraccia il suo cucciolo che dorme, un video di un minuto davvero dolce e simpatico!

Numero 9 di questa classifica uno spot pubblicitario della Volkswagen

Numero 8 di questa classifica, una cover bomba di Lady Gaga, cantata e arrangiata al piano da una bimba di 10 anni, che per forza di cose avrà un futuro della musica!!


Numero 7 di questa classifica, un vero videoclip Americanstyle, che in Italia ha avuto poca presa:

Numero 6 di questa classifica, un’altra performance musicale veramente di alto livello, una cover fatta talmente bene che sarei curioso di sfidare la cantante originale a far meglio!!

Numero 5: il cosiddetto video cazzata!

Numero 4 di questa classifica, un video che testimonia una normale discussione tra fratelli, la particolarità? hanno 10 mesi….







Numero 3 di questa classifica, un video musicale parodia sul pirata dei caraibi, con guest star Michael Bolton


Numero 2 di questa classifica, un video che fa spisciare dalle risate, e stupisce per la bravura del doppiaggio di questo cagnone con la barba bianca

Numero 1 di questa classifica, è l’emblema della potenza del web! La leader della classifica è una canzone tanto trash quanto innocente, quella di Rebecca Black, che oltre ai 13 Milioni di utenti raggiunti nel 2011, ha totalizzato anche oltre 300.000 “non mi piace”. Anche questa è la potenza del web!!



E tu.. quale video preferisci? Rispondi al sondaggio! https://www.facebook.com/questions/345102132182886/?qa_ref=qd

Fonte: basilic.it

Soffri di mal di testa? Fare sesso con gli amici potrebbe fartelo passare!

Ilary, una 22enne studentessa del Connecticut, deve aver creduto di non aver sentito bene. Sì perché quando è andata dal medico della sua Università lamentando frequenti e fastidiosi mal di testa si è vista rispondere “Fai più sesso!”” Ilary però non ha un fidanzato, e alla sua obiezione il professore le ha risposto “Allora trova qualche amico!“.

Vi sembra strana la risposta? All’Università del Connecticut è stato svolto uno studio comparativo, due gruppi di giovani pazienti di sesso femminile che soffrono spesso di emicranie sono state per diversi mesi sottoposte ad un esperimento. Al primo gruppo erano somministrati i più recenti farmaci contro il mal di testa, mentre al secondo gruppo era vietato prendere medicinali.

Il risultato? In presenza di un’attività sessuale frequente le ragazze che non prendevano alcuna cura sono risultate essere quelle che meglio hanno superato il problema delle emicranie. Sembra che fare l’amore infatti produca nel nostro organismo delle sostanze di origine ormonale che vanno a influire sui centri cerebrali, rallentando le cause del dolore.

E se non ho un fidanzato come faccio? Semplice, basta avere alcuni amici, si farà la loro gioia e si risolverà in fretta un problema tanto frequente quanto fastidioso.

Fonte: Basilic.it

mercoledì 21 dicembre 2011

Una baby sitter "felina"


OTTAWA - Il bambino piange e non riesce a tranquillizzarsi. Poi l'intervento del gatto, che con pazienza gli accarezza la fronte fino a farlo addormentare beato. Il video che ha come protagonisti il gatto Stewie e il piccolo Connar è stato postato su Youtube da Aaron, padre del piccolo, e in un paio di mesi è diventato un fenomeno sul web, tanto da totalizzare migliaia di visualizzazioni sulle varie piattaforme di video sharing. Sarà felice il 35enne canadese, visto che per accudire il suo bambino può contare sull'aiuto del gatto Stewie.

Compra iPhone su internet...MA gli arriva un mattone!!

Cuneo. Ha comprato un iPhone su internet ma al posto del telefono gli è arrivato un pacchetto con un mattone dentro. Protagonista della vicenda uno studente di 19 anni di Alba, in provincia di Cuneo. Doveva fare un regalo alla propria fidanzata per il Natale e non avendo abbastanza soldi a disposizione, si è messo alla ricerca sui siti di compravendita on line in internet di un i-phone a buon prezzo.

Lo aveva trovato a poco prezzo, intorno a 500 euro. Ha pagato con la Postepay. Ma, è il caso di dire, era un vero e proprio 'pacco': dentro infatti soltanto un mattone. La vittima del raggiro si è poi recato in caserma per denunciare l’accaduto ed i carabinieri si sono messi subito al lavoro.

I militari, seguendo le tracce informatiche e del conto corrente fornito dal venditore al truffato, sono riusciti in breve tempo ad identificarlo. Si tratta di un 23enne di Torino, disoccupato e con precedenti penali specifici, specializzato quindi in questo tipo di raggiri on line, che ora è stato denunciato alla procura della Repubblica di Alba e dovrà rispondere dei reati di truffa e frode telematica.

Nel caso di acquisti in rete i carabinieri consigliano sempre di diffidare da coloro che propongo acquisti praticando tassi di sconto molto alti o comunque fuori mercato, è proprio lì infatti che possono nascondersi le truffe più insidiose, in particolare nei periodi prefestivi come questo quando su internet si sviluppa una sorta di caccia all’acquisto del regalo a buon prezzo.


La sindrome di amarezza cronica

Non più solo «mobbing», ma «sindrome da amarezza cronica». Si tratta di un disturbo nuovo (in inglese: embitterment disorder) amplificato dalla diffusione di forme di lavoro precario e che si manifesta «quando un individuo rimugina in continuazione su ingiustizie (reali e/o percepite) subite sul posto di lavoro», tra cui «la mancanza di prospettive lavorative». A parlarne è Giovanni Fava, professore di Psicologia Clinica dell'Università di Bologna, esperto di psicosomatica, la scienza che si occupa di studiare il rapporto tra le variabili biologiche, psicologiche e sociali nelle patologie. «Tutte le malattie hanno una componente psicologica il cui peso relativo può variare da una malattia all'altra, da un individuo all'altro e anche da un episodio all'altro della stessa patologia nello stesso individuo», spiega Fava. Viene così sottolineato come, tra le maggiori cause odierne di stress, un ruolo importante sia giocato dalla tensione accumulata sul posto di lavoro: «Lo stress lavorativo, in particolare se associato a mobbing, appare un elemento sempre più importante perché costituisce un carico costante sull'individuo», spiega l'esperto.

Psicosomatica e stress lavorativo - Tra le principali fonti di stress un ruolo centrale è ricoperto dalle tensioni lavorative, afferma l'esperto, e il precariato crescente di questi ultimi anni certamente non aiuta. Un ambito sempre più studiato dagli esperti di psicosomatica: «Anche la mancanza di prospettive lavorative è una fonte di stress - continua Fava -. È stata infatti descritta la sindrome dell''amarezza cronica' (embitterment disorder), in cui un individuo rimugina in continuazione su ingiustizie (reali e/o percepite) subite sul posto di lavoro».

Coliti e gastriti: la somatizzazione - E quando le cose non vanno proprio per il verso giusto capita di incappare in coliti e gastriti che possono manifestarsi come risultato della «somatizzazione» di problemi di altra natura. Un disturbo che «può colpire chiunque», perché «non esiste una tipologia di persona maggiormente predisposta», afferma l'esperto, anche se l'ansia gioca un ruolo predisponente molto importante: «La somatizzazione è l'espressione fisica di un disagio psicologico. Il termine si riferisce in particolare ai disturbi funzionali, quelli in cui non si riesce a trovare una causa organica. I problemi fisici possono spostarsi da un organo all'altro, ma permangono se non si affronta la componente psicologica», spiega Fava. E la pancia, a volte, non basta per dare «sfogo» alla somatizzazione: «Problemi psicologici possono produrre anche cefalee da tensione. Ma queste sono solo una parte, anche se la più frequente, delle cefalee», puntualizza lo studioso.

Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/

Facebook si rinnova, dal 30 settembre novità clamorosa


Facebook si rinnova, dal 30 settembre novità clamorosa
Facebook cambia faccia e dal 30 settembre rinnova il suo comparto grafico ed espressivo, innovando radicalmente il layout dei nostri profili personali che assomiglieranno più o meno a dei veri e propri album di famiglia. Ogni profilo verrà definito da quella che Zuckerberg ha definito “Timeline” ovvero linea del tempo.

Ogni profilo avrà una foto a tutto schermo di noi (scelta dalla nostra gallery) che ci identificherà immediatamente e sotto la suddetta foto ci sarà la famosa linea del tempo ovvero una linea dove sarà impressa ogni emozione della nostra vita. Ogni evento verrà ricordato in ordine cronologico e di sicuro il tutto sarà di impatto notevole.

Inizialmente pare che sarà Facebook tramite il suo algoritmo a decidere cosa sarà pubblicato ma subito ci fa intendere che ogni profilo sarà, in questo caso, di dominio pubblico e per tanto possiamo anche dire tanti saluti alla nostra cara e bella privacy che in Italia è tanto osannata ma difficilmente rispettata.

Tutte queste novità servono a Facebook per affossare il tentativo appena nato di Google di contrastare lo strapotere nel campo dei social network con Google+ ma la lotta tra questi due colossi è appena iniziata e di sicuro sarà aspra e senza esclusione di colpi.

Qui di seguito il video ufficiale di Facebook che ci mostra la novità. (Foto: media NF / Video: @theofficialfacebook youtube)


Tratto da: Notizie Fresche, http://notiziefresche.info/facebook-si-rinnova-dal-30-settembre-novita-clamorosa_post-120571/

Mangiare il pesce? Non solo fa bene alla salute, ma riduce il rischio di ictus

Ciò è quanto emerge dalla ricerca, durata 30 anni, condotta dalla dottoressa Susanna Larsson e dal dottor Nicola Orsini dell’istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia) in seguito all’analisi di un campione di quasi 400 mila persone di varie nazionalità e di età compresa tra i 30 e i 103 anni.

Mangiare pesce fa bene: questo è il risultato, certo non innovativo, della ricerca. Ma non solo! Dall’analisi dei dati in possesso è emerso che il consumo di pesce, per 3-4 volte a settimana,riduce notevolmente il rischio di ictus.
I dati raccolti infatti dimostrano che le probabilità di subire un attacco di ictus diminuiscono di oltre il 15% seguendo una corretta alimentazione, che dia il giusto spazio e valore al consumo del pesce, rispetto a chi consuma l’alimento saltuariamente.

Ciò però accade solo se il pesce non viene fritto. Pare infatti che la frittura elimini i preziosi benefici che è possibile trarre dal suo consumo. Dunque, i nostri “consulenti alimentari” del Karolinska ci consigliano, per conseguire un’ottima salute e un minor rischio di ictus, di mangiare pesce magro e poco condito. Il solito detto “una mela al giorno toglie il medico di torno” sembra ormai superato dall’avvento di questa nuova ricerca. Mangiare spesso pesce naturale e non fritto è il nuovo imperativo. Come sempre infatti il “naturale” è la miglior scelta!


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